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Osteopatia e postura

Sempre più, in questi ultimi anni, l’osteopatia si è avvicinata alla posturologia analizzando, a livello funzionale, i sistemi principali della postura quali il piede, gli occhi la bocca (atm e lingua) e l’orecchio.

Come questi organi influenzano la postura e cosa fa l’osteopatia?

La prima cosa da dire e sottolineare è che l’osteopatia non fa diagnosi e si avvale della collaborazione delle figure mediche specialistiche di riferimento come il podologo, lo gnatologo, l’otorino e l’oculista.

Soltanto a seguito di esito negativo delle visite specialistiche o con l’approvazione del medico a collaborare allora interviene l’osteopata con una carrellata di test volti ad indagare gli organi che compongono i sistemi posturali.

Questi organi influenzano in maniera positiva o negativa la postura attraverso l’integrazione che essi hanno sia a livello nervoso attraverso i nervi cranici che fasciale con le catene muscolari e con le vertebre cervicali.

A livello nervoso basti pensare che su 11 nervi cranici 5 sono deputati alla funzione visiva, il nervo ottico (II nervo cranico), il nervo oculomotore (III nervo cranico), il nervo trocleare (IV nervo cranico), il nervo abducente (VI nervo cranico). Sempre tra i nervi cranici il trigemino (V nervo cranico) influenza notevolmente la postura tramite le sue 3 branche oftalmica, mascellare e mandibolare e quindi relazioni tra occhio bocca e orecchio.

L’ VIII nervo cranico il nervo stato acustico deputato con le sue due branche sia alla funzione uditiva che dell’equilibrio e quindi al sistema vestibolare deputato all’equilibrio che spesso viene influenzate dalle tensioni muscolari cervicali.

L’II nervo cranico innerva muscoli cervicali importantissimi come il trapezio e lo sternocleidomastoideo che danno la posizione al capo e possono causare una pac (posizione anomala del capo).

A livello fasciale e muscolare abbiamo i muscoli oculomotori che con il loro movimento mettono in tensione le meningi e ricordiamo che la dura madre fuoriesce dal forame magno del cranio e avvolgendo il midollo arriva sino al sacro.

I muscoli masticatori come gli pterigoidei interni ed esterni che si inseriscono sull’osso sfenoide e sul mascellare, i masseteri che vanno dalla mandibola all’osso zigomatico ed i temporali che vanno dall’osso temporale alla mandibola.

Questo spiega la continuità che questi muscoli hanno tra la mandibola e le ossa craniche e con le fasce cervicali.

La lingua formata da un complesso di 17 muscoli che si inseriscono sull’osso ioide è un organo propriocettivo importantissimo per la postura del capo e di conseguenza di tutto il rachide. Oggi in una visita osteopatica precisa non si può non controllare la posizione della lingua durante la deglutizione, perché’ una deglutizione atipica andrà a creare tensioni costanti (basti pensare che deglutiamo da 2500 a 3000 volte al giorno) alla regione cervicale.

Ed in fine i piedi che hanno una funzione propriocettivo ascendente importantissima. Possiamo trovare un piede piatto o cavo, pronato o supinato ma la cosa più importante è capire se il piede è causativo o adattativo di un determinato scompenso posturali in relazione alle catene muscolari anteriori, posteriori e crociate.

L’osteopata cosa fa?

Analizza i sistemi posturali sopracitati attraverso test manuali e visivi ed anche grazie all’ausilio di strumenti come la griglia quadrettata, mette i risultati dei test in relazione ai test osteopatici e quindi svolge il suo trattamento osteopatico secondo un ragionamento che terrà conto anche di quello che hanno riscontrato i medici di riferimento.

Attraverso l’utilizzo di foto di possono valutare i cambiamenti posturali prima e dopo il trattamento osteopatico.

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